Sabato 1. Settembre sera tardi Sky Tg24 Economia ha trattato il tema “Ne carne ne pesce - Dai vegani ai crudisti le
tante declinazioni delle scelte vegetariane”. Come al solito dopo aver sentito
le voci interessate rappresentate da personaggi che rappresentavano le
categorie dei produttori, dei dietologi, dei vegetariani e degli ambientalisti,
le idee invece di chiarirsi si annebbiano possibilmente ancora di più.
Ma alcune cose si
possono raccontare dopo un ascolto forse anche un po’ distratto nelle vesti di consumatore
attento: Sempre più spesso si sente parlare di vegetariani e sempre più spesso
non si parla solo della salute delle persone ma anche di quelle del pianeta. Argomenti come quelli che per allevare un
bovino si consumano 15-20.000 litri d’acqua (dati FAO) o ci vogliono 13 kg di
mangimi (più 30 kg di fieno) per ogni kilo di carne ricavata fanno effettivamente pensare. Se poi si ascolta anche chi assicura che la
produzione animale inquina più della circolazione di tutte le autovetture (relativamente il 18 % contro il 14 % sul
totale) le coscienze incominciano ad agitarsi in parecchie persone che si
aggiungono a chi da decenni ha iniziato il percorso di una vita senza pesce ne
carne o anche senza nessun prodotto di origine animale.
Gli apostoli vegetariani e vegani affermano che le loro
scelte vanno oltre il biologico, si dichiarano per un’agricoltura pura, pacifica,
senza la necessità di maltrattare animali. Alla base c’è granaglia, pane, grassi
vegetali, alghe, frutta e verdura. Per esempio proprio per questo la bruschetta italiana sta
diventando un piatto preferito anche a livello internazionale.
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