Da tempo Unindustria Bologna promuove il suo evento provinciale dell’anno: Una specie di salone atipico chiamato FARETE da presentare in occasione dell’assemblea pubblica nell’autunno, subito dopo le grandi ferie. L’idea del nome nasce dalla grande necessità di fare rete e per dare eco a quelle che sono le iniziative della regione Emilia Romagna in fatto di distretti, ma anche per ricordare e raccomandare i vantaggi della legge nazionale sulle reti d’impresa ormai in vigore da due anni.
Prima dell’inaugurazione ufficiale all’Unipol Arena della rassegna che mette in luce un grande numero di aziende di servizi e non della Provincia di Bologna quattro sono stati gli interventi che hanno cercato di esaminare lo stato dell’economia presentati alla platea gremita:
Alberto Vacchi,, presidente di Unindustria Bologna, Marco Fortis, Professore di Economia Industriale e Commercio Estero presso l’Università Cattolica di Milano, il Professor Romano Prodi e Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria.
Alberto Vacchi, Presidente di Unindustria Bologna |
Flash dalla relazione di Alberto Vacchi:
- ricordo del terremoto e dell’impegno dell’associazione in tutti i sensi compreso quello di realizzare un opera permanente nelle zone colpite.
- Constatazione che un territorio dove vanno bene solo alcune eccellenze perde comunque coesione
- Il PIL cala dalla primavera del 2011 ed a giugno aveva toccato il – 24 per cento rispoetto al picco ante-crisi del 2008.
- Denuncia del deficit del sistema pubblico
- Il fardello del debito pubblico che “condizionerà la nostra vita economica per generazioni”
- Dovere di lavorare la massimo per non lasciare questo fardello ai nostri figli, allentare questo vincolo che generale oltre n70 miliardi di euro annui di interessi.
- Il piacere di “fare” (gratificazione principale dell’essere imprenditore) non può diventare fonti di disagio, quasi una colpa.
- Se non salviamo imprese e giovani, dunque formazione-ricerca ed innovazione faremo sacrifici enormi senza inversione di tendenza.
- Il federalismo fiscale è un dovere di attuazione costituzionale
- Vogliamo arrivare al 2014, anno di presidenza italiana nel consiglio dell’Unione Europea, con un equilibrio ritrovato
- La Germania stringe accordi strategici con tutto il gruppo dei paesi BRIC e con la Turchia.
- Per inciso la Turchia offre grandi opportunità al nostro paese ed al nostro sistema industriale.
- Le imprese italiane hanno punti di forza nelle nicchie che adesso stanno diventando strategie di rete.
- Le ricerche evidenziano che sono almeno 1.000 le imprese italiane con proprie partecipate fuori dai confini
- L’apertura di filiali all’estero non danneggia la crescita e l’occupazione in Italia ma può prevenire la de locazione quasi certa quando le imprese sono sempre più spesso acquistate da concorrenti con quartieri generali lontani.
- Dobbiamo investire nelle reti territoriali che ospitano aggregazioni di imprese
- Una volta ci si aggregava principalmente per commercializzare insieme prodotti, ora lo si fa per cambiare registro, per generare innovazione strategica condivisa.
- E’ molto apprezzabile il lavoro che l’università di Bologna sta promuovendo in Europa. La collaborazione stretta università-impresa è la sola opzione.
- Buona la partecipazione alle Knowledge Innovation Communities (KIC) nei settori dell’information technology e dell’agroalimentare
- Banche: Siamo consapevoli delle sofferenze di crediti non più esigibili ma il nostro tessuto imprenditoriale ha bisogno che le banche riprendano ad erogare liquidità e a farlo a tassi il più possibile contenuti
- Bologna città metropolitana da Gennaio 2014: Sindaco Merola e Presidente Draghetti, in questo territorio siamo abituati a lavorare insieme con le istituzioni, non aspettiamo un giorno in più, arriviamo con i compiti già fatti a questo appuntamento
- Il 2012 segna il termine ultimo per la presentazione del progetto definitivo del nuovo tracciato del Passante Nord . Se non si prendono decisioni le risorse andranno altrove.
- Le esportazioni: Verso i paesi extra U.E. vanno molto forte. Per esempio il mese di febbraio è cresciuto dell’11,8 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno prima.
- Non tira solo Cina, India e Turchia ma siamo cresciuti anche in Giappone, Paesi OPEC ed altre economie asiatiche
- Non è più solo cibo, moda ed arredo a trainare ma sempre più la tecnologia (componentistica, oleodinamica, meccatronica, macchine industriali.
- Siamo i primi produttori al mondo ed “è inutile cercare nuovi punti di forza e progetti per ripartire
- Un progetto per la città di Bologna: Mettere a sistema tutto ciò che ruota intorno al mondo dell’automazione. GLOBol, Bologna globale. Promuovere la particolare vocazione del territorio all’internazionalizzazione ed ai cambiamenti
- GLOBol sarà un progetto itinerante che accoglierà tutti i maggiori autori del settore (clienti, istituzioni competenti straniere, centri di ricerca ed aziende) con l’obiettivo di studiare i principali fattori di trasformazione del mercato nei prossimi anni.
- La guida sarà nelle mani di un comitato scientifico internazionale (coordinato da Romano Prodi??) per interloquire con le punte avanzate della ricerca.
- Ultimo capitolo quello del lavoro. Sottolineatura della volontà di combattere la disoccupazione ma anche della necessità di avere la necessaria flessibilità..
- Non possiamo pensare a contratti separati che contemplino differenze fra iscritti a un’organizzazione (es. FIOM) o a un’altra.
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