Il presidente di Confindustria ha chiuso i lavori dell'Assemblea Generale di Unindustria a Bologna. Dopo aver riportato nelle pagine precedenti le fasi salienti degli altri relatori riportiamo quanto ha detto Squinzi in grandi linee mettendo in fila dei flash con i punti salienti del discorso:
- In giro per il mondo c'è un’e n o r m e domanda di prodotti italiani
- C’è grande bisogno di buone idee
- Buono l’operato di Mario Draghi e di Mario Monti
- Una data da ricordare: 28-29 Giugno 2012 quando la BCE ha impostato l’operazione salva stati
- Le fatiche dei singoli non bastano più, serve collaborazione e stretto coordinamento
- Dimenticare aumenti di stipendio uguali per tutti
- La crisi attuale produce effetti negativi come una grande guerra
- Il nostro paese è fermo dal 1997, da ben 16 anni!
- Troppe volte abbiamo inseguito sirene. Il PIL italiano dimostra cosa succede quando si sta fermi
- Senza industria non c’è PIL
- Dobbiamo rifiutare la cultura degli aiuti di stato all’industria
- Il rischio che corre l’Italia è quella di una campagna elettorale con tante promesse strampalate non mantenute in seguito
- Il progetto di Confindustria è semplice e conciso:
- A) Più produttività con l' aumento di innovazione
- B) Più infrastrutture (anche in campo digitale)
- C) Focus sull’istruzione
- D)Progetti per ricerca a lunga durata (durata almeno 10 anni)
- E) Più riconoscimento (testualmente “premi”) per il merito
- Il mondo cresce e di conseguenza cresce anche la domanda
- Se siamo efficienti riusciremo ad intercettarla
- Tante imprese buone danno l’esempio
- Confindustria sta facendo una ricerca sulle imprese che funzionano
- La conoscenza è la variabile strategica
- Noi stiamo preparando un manifesto che specifica le cose che abbiamo bisogno per esportare di più: quali competenze, quali prodotti.
- Indicheremo una specie di “best practice” ad uso e consumo di tutti
- Bisogna continuare a ribadire la centralità dell’industria manifatturiera
- In Italia, durante questi anni di crisi, siamo riusciti a mantenere in piedi praticamente tutti i settori merceologici
- Il manifatturiero traina tutti
- Un indagine di mercato dimostra che la sola forza che basterebbe a rimettere in modo il sistema è la concorrenza
- Al governo chiediamo:
- A) La riforma della pubblica amministrazione
- B) La lotta alla criminalità
- C) Sostenere l’internazionalizzazione
Come ultimo auspicio Giorgio Squinzi si augura un mondo sindacale più moderno che faccia sì gli interessi degli operai e degli impiegati ma che lo faccia aiutando anche l’azienda a funzionare meglio.
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