La pera Conference belga |
giovedì 28 febbraio 2013
Le pere vincenti
In questa foto scattata al Fruit Logistica di Berlino si vede una confezione di pere Conference della belga EBURORI. Si tratta della varietà che sui mercati esteri batte largamente l'italiana Abate Fetel da noi considerata (a torto?) la regina delle pere. Dal punto di vista organolettico la conference nordica è senz'altro inferiore ma ha una performance migliore nei lunghi viaggi e nella shelf life. In Italia faremmo bene a non riposarci troppo sugli allori e continuare la ricerca di nuove varietà.
Se il consumo di pere in genere perde colpi le ragioni sono forse da ricercarsi nella monotonia dell'offerta. La mela sarebbe senz'altro sulla stessa strada del tramonto se non ci fosse la grande vivacità rappresentata dalla continua introduzione di varietà dalle caratteristiche migliorate e ben distinte
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martedì 26 febbraio 2013
Elezioni Tsunami
Questa è la vignetta eloquente che accompagna l'articolo di oggi della rivista inglese ECONOMIST che descrive la situazione creatasi dopo il voto di febbraio italiano con sgomento:
Nel caos della notte elettorale italiana tre sono i fatti salienti:
- l'avanzamento spettacolare (1 voto su 4) di un movimento sviluppatosi solo 3 anni fa utilizzando Internet. Esso è guidato da un comico (un commediante) che non ha un programma comprensibile per governare il paese
- Proprio come conseguenza del successo di Grillo nessuna delle due alleanze principali, di centro-destra e di centro-sinistra hanno ottenuto una chiara maggioranza in Senato.
- Il terzo fatto è che in tutte e due le camere l'alleanza capeggiata da Silvio Berlusconi si è avvicinata molto più del previsto a quella del centro.sinistra in modo che alla fine di tutti i conteggi la differenza potrebbe essere anche inferiore al mezzo percento.
L'articolo si allunga in tanti dettagli ma si attiene per lo più alle cose che si leggono anche sui nostri giornali. Personalmente mi astengo da ogni commento perché ho sbagliato tutte le previsioni anche se ho dato il M5S al 20 %.
Segnalo però che nella lista degli eletti del M5S, non mi ricordo se al Senato o alla Camera, c'è anche il nome di 1 (un) agricoltore. Ci dobbiamo accontentare per il momento di questa presenza anche se non abbastanza rassicurante
Nel caos della notte elettorale italiana tre sono i fatti salienti:
- l'avanzamento spettacolare (1 voto su 4) di un movimento sviluppatosi solo 3 anni fa utilizzando Internet. Esso è guidato da un comico (un commediante) che non ha un programma comprensibile per governare il paese
- Proprio come conseguenza del successo di Grillo nessuna delle due alleanze principali, di centro-destra e di centro-sinistra hanno ottenuto una chiara maggioranza in Senato.
- Il terzo fatto è che in tutte e due le camere l'alleanza capeggiata da Silvio Berlusconi si è avvicinata molto più del previsto a quella del centro.sinistra in modo che alla fine di tutti i conteggi la differenza potrebbe essere anche inferiore al mezzo percento.
L'articolo si allunga in tanti dettagli ma si attiene per lo più alle cose che si leggono anche sui nostri giornali. Personalmente mi astengo da ogni commento perché ho sbagliato tutte le previsioni anche se ho dato il M5S al 20 %.
Segnalo però che nella lista degli eletti del M5S, non mi ricordo se al Senato o alla Camera, c'è anche il nome di 1 (un) agricoltore. Ci dobbiamo accontentare per il momento di questa presenza anche se non abbastanza rassicurante
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lunedì 25 febbraio 2013
BARILLA guida l'innovazione
Ecco un'iniziativa del BARILLA CENTER FOR FOOD AND NUTRITION che mi piace difondere perchè in vista di EXPO 2015 ci credo:
Concorso dedicato alle giovani idee nel campo caa il bando di selezione di BCFN YES! 2013: partecipa al concorso del Barilla Center Scarica il bando di selezione di BCFN YES! 2013: partecipa al concorso del Barillenter for Food & Nutrition dedicato alle giovani idee nel campo della sostenibilità http://www.bcfnyes.com/index.php?lang=it
PROGETTO YES!BANDO 2013
Concorso dedicato alle giovani idee nel campo della sostenibilità agroalimentare
Il Bando è completo di tutte le informazioni necessarie per l'iscrizione della tua idea a Young Earth Solutions (YES!) 2013.
- I criteri di ammissione
- Le modalità di selezione
Concorso dedicato alle giovani idee nel campo caa il bando di selezione di BCFN YES! 2013: partecipa al concorso del Barilla Center Scarica il bando di selezione di BCFN YES! 2013: partecipa al concorso del Barillenter for Food & Nutrition dedicato alle giovani idee nel campo della sostenibilità http://www.bcfnyes.com/index.php?lang=it
PROGETTO YES!BANDO 2013
ISCRIVITI
Bando 2013
Concorso dedicato alle giovani idee nel campo della sostenibilità agroalimentare
Il Bando è completo di tutte le informazioni necessarie per l'iscrizione della tua idea a Young Earth Solutions (YES!) 2013.
In particolare vengono presentate:
- Le aree accademiche di ricerca
- Le modalità di partecipazione
- I premi
- Gli aspetti legali
domenica 24 febbraio 2013
Produzioni agricole naturali? no grazie!
Vedere questa foto porta in mente le condizioni nelle quali in passato hanno lavorato gli agricoltori. Il lavoro era molto faticoso ma oltretutto poco redditizio: la resa a ettaro era quantitativamente ridottissima e qualitativamente scarsa.
Non è perciò il caso di rimpianger quei tempi come molti oggi fanno quando parlano di agricoltura naturale. Ai tempi della grande fame del dopoguerra si è certamente esagerato nell'uso di pesticidi e concimi chimici ma quei tempi sono ormai lontani. I danni provocati all'ambiente erano evidenti già negli anni '80 quando il mare adriatico si riempiva di alghe nutrite dall'eccesso di azoto e di potassio pompati nel suolo agricolo di tutta la pianura Padana.
Fu allora che a partire dall'Emilia Romagna si corse ai ripari e con l'aiuto della lotta integrata si riuscì a più che dimezzare l'uso dei fertilizzanti e dei pesticidi chimici. Molto merito è da ascrivere anche alla ricerca che ha prodotto nuove sementi, nuove varietà, nuove tecniche di produzione.
Un ultima sferzata è arrivata nelle campagne con il successo commerciale dei prodotti ottenuti con metodi di produzione biologica. La sola presenza di questo orientamento fu da molti agricoltori vista come minaccia alle proprie impostazioni convenzionali e pertanto la diminuzione dei prodotti inquinanti continuò ed è ancora in corso.
sabato 23 febbraio 2013
ELEZIONI: una scelta di buonsenso
Più passano i giorni più mi convinco che l’unica politica
giusta è quella dei conti in ordine. Se lo stato italiano insieme a tutte le
amministrazioni pubbliche non si fosse indebitato in questo modo non avremmo
prima di tutto viziato i cittadini abituandoli a uno standard assistenziale
relativamente troppo alto ed in seconda
battuta potremmo elargire migliori servizi se non ci fosse da pagare un conto
così oneroso per interessi.
Finché gli sviluppi dell’economia mondiale andavano a gonfie
vele anche il collocamento cadenzato del l’enorme debito italiano non generavano
turbamenti negli investitori, non appena però i venti hanno iniziato a girare
in contrario tutti i nodi sono venuti al pettine.
L’esigua crescita del PIL ha fatto sorgere dubbi circa la
possibilità italiana di onorare gli impegni, gli interessi hanno iniziato a salire,
la liquidità è diventata un problema a tutti i livelli e la domanda di beni e
servizi è crollata (basta pensare a quella delle autovetture).
La conseguenza è stata la disoccupazione e la sfiducia nel
futuro di un intero popolo che cercando
di ovviare alle difficoltà con il risparmio ha sottratto all'economia il
carburante per il suo funzionamento. E’ infatti impossibile pensare a una
ripresa finché i consumi ristagnano .
A questo punto il numero di persone insoddisfatte è
aumentato a dismisura e l’opinione pubblica ha iniziato a dare segni di insofferenza verso chiunque fosse colto nell'atto di
dissipare patrimoni comuni. Dettagli di spesa sui quali prima si era abituati a
sorvolare sono diventati peccati gravi, soprattutto in politica.
L’intervento di un governo tecnico è stato spiegato come
emergenza ma durante questo periodo i partiti non hanno riformato le
istituzioni, unica cosa che avrebbero dovuto portare a compimento. E così con la
gente sempre più arrabbiata incombe il pericolo dell’ingovernabilità causata da
troppi voti spinti dalla disperazione verso chi non ha esperienza. Basta osservare il programma elettorale del
Movimento 5 Stelle per capire la vacuità delle idee dei nuovi arrivati. Il tutto causato dal malfunzionamento dell’economia
e dei meccanismi che governano il lavoro. Tradotto in soldoni: il tutto causato
dal disordine nei conti prima dello stato e poi a cascata come conseguenza
anche delle aziende e delle famiglie.
E’ un miracolo se ancora non succedono disordini ben più gravi e vedere una piazza ordinata
come quella del capopopolo Beppe Grillo a Roma il giorno 22 febbraio è un segnale positivo. Le
tasche vuote sono cattive consigliere e se le prossime elezioni non permettono rimedio si corre il rischio di
conseguenze dettate dalle pance vuote. Sarebbe l’inizio della fine, forse anche della democrazia.
Ecco che continuando il mio ragionamento arrivo a un’indicazione
di voto molto semplice: dare le nostre preferenze a chi sulla base dei
comportamenti finora tenuti ed anche dei programmi sottoposti al pubblico promette
di mettere i conti in ordine e di tenerli in ordine in futuro. Pragmaticamente,
senza promesse troppo ingegnose.
Chiunque
ha questo principio come priorità riuscirà, prima o poi, a tirare fuori il
paese dai guai e dunque merita fiducia ed appoggio.
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mercoledì 20 febbraio 2013
Fruit Logistica, confronto fra Italia ed Olanda
Ecco due foto scattate al Fruit Logistica di Berlino.
Esse rappresentano i due paesi che secondo me hanno dominato l'evento. L'Italia ha come in passato brillato per il gran numero di presenze di espositori, di offerta di macchinari, servizi e ortofrutta. L'Olanda la si sente presente in ogni padiglione, non solo in quello olandese.
Ci sono purtroppo due situazioni molto distanti: l'Olanda acquista ogni anno quote di mercato. l'Italia ne perde da tempo. Il segreto sta nella logistica: l'Olanda la migliora continuamente, l'Italia è ferma agli anni '80. Non che non ci siano operatori volonterosi ed attenti, ma è lo stato che è assente. Oppure lo stato è bloccato, come un giorno un'addetto ai lavori mi ha spiegato, dalla malavita. Questa sarebbe la causa del continuo rinvio del varo di un piano strategico nazionale di logistica.
Sopratutto al Centro-Sud il trasporto autostradale è in quelle mani e troppi sono gli interessi ruotanti intorno a strade, autostrade, porti ed aeroporti per non essere presidiati meticolosamente da chi questi interessi difende.
Vedremo cosa farà il prossimo governo ma il tema non sembra essere all'ordine del giorno da nessuna parte.
Esse rappresentano i due paesi che secondo me hanno dominato l'evento. L'Italia ha come in passato brillato per il gran numero di presenze di espositori, di offerta di macchinari, servizi e ortofrutta. L'Olanda la si sente presente in ogni padiglione, non solo in quello olandese.
Ci sono purtroppo due situazioni molto distanti: l'Olanda acquista ogni anno quote di mercato. l'Italia ne perde da tempo. Il segreto sta nella logistica: l'Olanda la migliora continuamente, l'Italia è ferma agli anni '80. Non che non ci siano operatori volonterosi ed attenti, ma è lo stato che è assente. Oppure lo stato è bloccato, come un giorno un'addetto ai lavori mi ha spiegato, dalla malavita. Questa sarebbe la causa del continuo rinvio del varo di un piano strategico nazionale di logistica.
Sopratutto al Centro-Sud il trasporto autostradale è in quelle mani e troppi sono gli interessi ruotanti intorno a strade, autostrade, porti ed aeroporti per non essere presidiati meticolosamente da chi questi interessi difende.
Vedremo cosa farà il prossimo governo ma il tema non sembra essere all'ordine del giorno da nessuna parte.
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domenica 17 febbraio 2013
LEGA NORD - Il Programma Elettorale Riferito all'Agricoltura
Al punto no. 11 del programma elettorale 2013 della Lega Nord troviamo esattamente la stessa formulazione che si incontra nel programma del Popolo della libertà PDL e cioé
11) AGRICOLTURA
- Eliminazione dell'IMU sui terreni e i fabbricati funzionali ad attività agricole
- Rilancio della imprenditoria giovanile in campo agricolo attraverso la riduzione fiscale per i
giovani che aprono imprese agricole e attribuzione di appezzamenti del demanio agricolo
per creare nuove imprese
Interpretazione artistica della situazione economica attuale |
- Maggior tutela degli interessi italiani nel negoziato per la Politica Agricola Comune (PAC)
- Tutela delle produzioni italiane tipiche dalla contraffazione
Si vede che anche in questo partito l'interesse per l'agricoltura è vicino a zero. Neanche lo sforzo di aggiungere qualche nota personalizzata, magari una proposta significativa sul come impostare meglio il settore lattiero-caseario che in passato sembrava tanto interessare questa formazione.
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IMU terreni fabbricati agricoli,
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sabato 16 febbraio 2013
PDL - programma elettorale 2013 per l'agricoltura
Alla voce NO. 11 AGRICOLTURA, la voce in assoluto la più breve di tutto il programma, si legge:
- Eliminazione dell’IMU sui terreni e i fabbricati funzionali
ad attività agricole
- Rilancio della imprenditoria giovanile in campo agricolo
attraverso la riduzione fiscale per i giovani che aprono imprese agricole e
attribuzione di appezzamenti del demanio agricolo per creare nuove imprese
- Maggior tutela degli interessi italiani nel negoziato per la
Politica Agricola Comune (PAC)
- Tutela delle produzioni Italiane Tipiche dalla
contraffazione
Chi fra tutti gli addetti ai lavori dell'agroalimentare si ricorda come è stato trattato da Berlusconi il Ministero delle Politiche Agricole anche solo durante l'ultimo governo, penso specialmente all'arrivo dell'allegro Giancarlo Galan, ed osserva adesso la totale inconsistenza dei suggerimenti programmatici vede solo mancanza di considerazione ed assenza di interesse nel settore e non può che guardare altrove o astenersi dal voto come purtroppo molti faranno. Non può neanche consolarsi con la maggior attenzione riservata alla voce No. 14 AMBIENTE, perchè troppo generica e fino a prova contraria si tratta solo buoni propositi ed enunciazioni del tipo ideologico.
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PDL. agricoltura nel programma
sabato 9 febbraio 2013
Fruitlogistica Berlino: il giorno dopo
Quest´anno per la prima volta ho preferito rimanere a Berlino anche dopo la chiusura del venerdi sera e dopo una sana dormita ed una bella nuotata in piscina mi accingo ad accennare a qualche prima sommaria impressione riferita appunto a questa straordinaria manifestazione che ogni anno porta qui il gota della distribuzione orofrutticola mondiale.
Anche la stagione clemente ha aiutato a rendere le giornate piu` vivibili e sottolinea il clima positivo che anche all´ínterno dei padiglioni si respirava. Tutti dáccordo a notare la favolosa presenza dei Sudamericani al padigglione 25, tanti che notano un calo delle preseneze spagnole e francesi, molti che racccontano di una sempre piu´massiccia infuenza degli olandesi. In questo quadro l´Ítalia si presenta ancora con un plotone verament invidiabile di espositori: 458 su un totale di oltre 2.000.
Da un lato questo e`frutto di decennale espererienza sul mercato tedesco ma anche dell´enorme dilatazione dell´offerta in tutti i comparti dei servizi e della meccanizzazione, senza trascurare il comparto della logistica, del biologico e quello del convenience.
Purtroppo se anche l´Italia cè´...in troppo pochi ne conoscono il peso. E´frutto della poca unitarietá´ e della nostra insistenza sul marciare individualmente invece di accordarci sulla cura di unímagine unitaria, di paes, di efficienza collettiva che potrebbe grandemente venir fuori proprio in questi tempi di globalizzazione e di grandi numeri.
Ancora una volta mi vien da riporre speranze nella nuova ICE - Istituto Commercio Estero (che anche in un colloquio diretto con il massimo responsabile romano presente in fiera e´stato sottolineato) perché´chi visita i centri nevralgici in giro per il mondo sa quanto conta l´appartenenza ad un sistema paese conosciuto ed apprezzato quando si bussa alle porte che contano.
Anche la stagione clemente ha aiutato a rendere le giornate piu` vivibili e sottolinea il clima positivo che anche all´ínterno dei padiglioni si respirava. Tutti dáccordo a notare la favolosa presenza dei Sudamericani al padigglione 25, tanti che notano un calo delle preseneze spagnole e francesi, molti che racccontano di una sempre piu´massiccia infuenza degli olandesi. In questo quadro l´Ítalia si presenta ancora con un plotone verament invidiabile di espositori: 458 su un totale di oltre 2.000.
Da un lato questo e`frutto di decennale espererienza sul mercato tedesco ma anche dell´enorme dilatazione dell´offerta in tutti i comparti dei servizi e della meccanizzazione, senza trascurare il comparto della logistica, del biologico e quello del convenience.
Purtroppo se anche l´Italia cè´...in troppo pochi ne conoscono il peso. E´frutto della poca unitarietá´ e della nostra insistenza sul marciare individualmente invece di accordarci sulla cura di unímagine unitaria, di paes, di efficienza collettiva che potrebbe grandemente venir fuori proprio in questi tempi di globalizzazione e di grandi numeri.
Ancora una volta mi vien da riporre speranze nella nuova ICE - Istituto Commercio Estero (che anche in un colloquio diretto con il massimo responsabile romano presente in fiera e´stato sottolineato) perché´chi visita i centri nevralgici in giro per il mondo sa quanto conta l´appartenenza ad un sistema paese conosciuto ed apprezzato quando si bussa alle porte che contano.
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lunedì 4 febbraio 2013
Pro o contro gli OGM?
Voglio qui parlare brevemente di un libro che mi è stato regalato da mio figlio e che condividiamo tutti e due. Si tratta di PANE e PACE del 46enne Antonio Pascale . Conoscerete meglio questo autore, che si definisce un intellettuale di servizio perché ricerca fonti, se vi guardate questo video di 5 minuti:
Vi spiega la filosofia che c'è dietro il titolo. Alla fine rileva anche il significato profondo dell'accostamento delle parole che è dovuto a un emerito Premio Nobel per la Pace, un agronomo americano, Norman E. Borlaug, il padre della rivoluzione verde, che nel 1970 fu insignito del premio Nobel per la Pace e la motivazione fu la seguente: premiamo l’uomo che più di ogni altro si è impegnato a portare il pane in un mondo affamato di pace e siamo convinti che chi porta pane porterà anche pace.
Pascale conclude quindi dicendo: Questo libro è quindi dedicato alle generazioni future affinché portino pane, migliore, più giusto, più sostenibile e la pace per tutti
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venerdì 1 febbraio 2013
Reparto Ortofrutta Una Sorta di Cayenna Del Supermercato ?
Chattando con una persona amica conosciuta per lavoro ormai un anno fa mi ha raccontato un particolare della sua storia personale che ritengo molto emblematica per il settore ortofrutticolo. Non credo che durante la prima decade del nuovo secolo la situazione sia cambiata in meglio almeno dal punto di vista dell'immagine che il comparto si tira dietro da sempre.
Da parte dei consumatori però c'è indubbiamente più attenzione e lo provano i tentativi di sperimentare nuove vie di approvvigionamento come i negozi specializzati bio, i farmers market, i GAS (gruppi d'acquisto solidale), il roof gardening sui grattacieli di New York ma anche su balconi e tetti di una realizzazione sperimentale di Milano presentata da Federica Marra alla recente due giorni dalla BARILLA ACCADEMY FOR FOOD AND NUTRITION. Per non parlare della gente che ha intensificato gli acquisti in campagna o che coltivano orti dove possono spesso rifornendo amici e parenti.
L'aneddoto è il seguente:
"Quando da studente facevo contemporaneamente l'operaio in un supermercato, il reparto ortofrutta era considerato da noi una sorta di cayenna del super, la fossa delle Marianne. Il reparto peggiore, più faticoso fisicamente e dove venivano mandati i peggiori, quelli senza alcuna opportunità di carriera interna, quelli con la peggior propensione al rapporto con il cliente. Sto parlando del periodo '96 - '99 e quindi non so se le cose oggi siano cambiate. Un caporeparto ortofrutta rimaneva quello a vita, un caporeparto generi vari era invece il trampolino per diventare direttore del negozio. Quando mi ci mandarono, un mese prima della mia laurea, mi dissero: "tanto a breve te ne andrai, quindi ti mandiamo in ortofrutta, lasciando il tuo posto nei generi vari a qualcuno sul quale puntare". Non so se le cose siano cambiate, ma di strada da fare, proprio all'interno della cultura interna nel settore ortofrutta di un super, mi sa che ce n'è moltissima."
Lascio ai lettori le conclusioni ma una cosa è certa: c'è tanto futuro per chi capisce ed ha voglia di lavorare.
Da parte dei consumatori però c'è indubbiamente più attenzione e lo provano i tentativi di sperimentare nuove vie di approvvigionamento come i negozi specializzati bio, i farmers market, i GAS (gruppi d'acquisto solidale), il roof gardening sui grattacieli di New York ma anche su balconi e tetti di una realizzazione sperimentale di Milano presentata da Federica Marra alla recente due giorni dalla BARILLA ACCADEMY FOR FOOD AND NUTRITION. Per non parlare della gente che ha intensificato gli acquisti in campagna o che coltivano orti dove possono spesso rifornendo amici e parenti.
Federica Marra è una ricercatrice italiana ma lavora sia in Olanda che in Giappone |
Tutto questo potrà portare nel giro di pochi anni, anche prima dell'appuntamento dell'EXPO2015 di Milano, a grandi cambiamenti. La crisi porta miseria ma spinge anche verso l'innovazione. Chi prima e meglio si adegua meglio resisterà.
L'aneddoto è il seguente:
"Quando da studente facevo contemporaneamente l'operaio in un supermercato, il reparto ortofrutta era considerato da noi una sorta di cayenna del super, la fossa delle Marianne. Il reparto peggiore, più faticoso fisicamente e dove venivano mandati i peggiori, quelli senza alcuna opportunità di carriera interna, quelli con la peggior propensione al rapporto con il cliente. Sto parlando del periodo '96 - '99 e quindi non so se le cose oggi siano cambiate. Un caporeparto ortofrutta rimaneva quello a vita, un caporeparto generi vari era invece il trampolino per diventare direttore del negozio. Quando mi ci mandarono, un mese prima della mia laurea, mi dissero: "tanto a breve te ne andrai, quindi ti mandiamo in ortofrutta, lasciando il tuo posto nei generi vari a qualcuno sul quale puntare". Non so se le cose siano cambiate, ma di strada da fare, proprio all'interno della cultura interna nel settore ortofrutta di un super, mi sa che ce n'è moltissima."
Lascio ai lettori le conclusioni ma una cosa è certa: c'è tanto futuro per chi capisce ed ha voglia di lavorare.
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