Con l'aiuto di una conferenza stampa ben organizzata il CSO ha pubblicato i numeri dell'ortofrutta che conta in Emilia Romagna: Pesche, Nettarine, kiwi, mele, pere, susine, albicocche e poche altre specie. Dopo il buio dell'anno 2005 si intravvede un po' di luce nel 2006 (cifre definitive) e nel 2007 (stime). A una contrazione innegabile degli ettari coinvolti nella produzione di quasi tutte le specie si registra un aumento dei valori e dei prezzi al consumo. Quanto tutto questo sia frutto delle politiche adottate e quanto alla concomitanza di vari fattori positivi dopo l'accumulo di fattori negativi nel 2005 è difficile da dire ma il cauto ottimismo degli ambienti produttivi e commerciali è innegabile.
Un fatto è certo: con la pubblicazione di questo gran numero di cifre dettagliate tutti possono incominciare a fare del marketing che senza cifre non sa dove incominciare. Purtroppo questi progressi si registrano solo in Emilia Romagna che insieme al Trentino-Alto Adige guida il comparto italiano. Ma con questi esempi altre regioni e sopratutto il governo centrale potrebbe organizzarsi rapidamente per riprendere il timone in mano e non lasciarsi sempre trascinare dalle correnti.
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