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mercoledì 8 febbraio 2012

FRUITLOGISTICA DECOLLATA

Per gli addetti ai servizi, al commercio ed alla distribuzione ortofrutticola l´appuntamento di Berlino e´ ormai un impegno inderogabile. Non e´ certamente il tempo ad invogliare in questa interessante città in questo periodo ma ogni anno gli incontri di Fruitlogistica permettono a tutti un riposizionamento ed un aggiornamento inderogabile.


Nel giro di tre giorni il mondo intero ti passa davanti, o attraverso le conferenze che spaziano su tutti i temi più attuali oppure con gli scambi di informazioni multi direzionali che solo in questo consesso sono possibili.

Uno degli esercizi più utili e´ lo studio del catalogo prima dell´inaugurazione perché si capiscono subito i pesi e le misure delle forze che la produzione e l´import-export europeo generano in tutto il mondo. Al di là delle apparenze scintillanti di tanti padiglioni e di tanti stand pieni di frutta fresca si può prendere nota leggendo le cifre che l´Italia e´ il paese più rappresentato e che per esempio l´Egitto con il forte calo delle presenze accusa le conseguenze nefaste delle vicende politiche che hanno preso l´ inizio proprio un anno fa.

Ma quel che nessuna descrizione e nessuna raffigurazione mediatica può raccontare e´ l´ incredibile sensazione della grande massa di persone, espositori come anche visitatori, può generare. Si tratta di un quadro che da solo testimonia la grande vitalità di questo settore che inorgoglisce chi ne fa parte. Grande sarebbe per chiunque dei partecipanti il dispiacere di non poter un giorno più far parte di questa truppa che giorno dopo giorno, ogni settimana, ogni mese dell´anno si danna per dare da mangiare sia alla propria famiglia a casa come anche a tutti gli abitanti della terra.

Il coronamento di questo sentimento e´ la consapevolezza di trattare un prodotto assolutamente sano che al contrario di altre merci che tanto clamore fanno, e´destinato unicamente di far crescere i ragazzi e di nutrire gli adulti con cose che non danneggiano la salute ma anzi costituiscono piacere.

Forse tutto questo mondo messo insieme dovrebbe impegnarsi di più a far apprezzare degnamente il valore di questi prodotti alimentari che meriterebbero prezzi tali da comunicare da soli l´impegno di tanti che c´ e´ dietro ogni frutto, ogni ortaggio. Non dovrebbe succedere che un kilo di frutta o verdura costi talmente poco da non poter generare ribrezzo al pensiero di buttarlo prima di consumarlo perché lo si é negletto nella fruttiera o in frigo.

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