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sabato 26 novembre 2011

DALLE STELLE ALLE STALLE



La regine delle pere, la tanto decantata Abate Fetel italiana, ha fatto splash. Le quotazioni, alle stelle l'anno scorso, sono quasi dimezzate. Sono tante le cuase che man mano che passerà il tempo cercherò di analizzare con cura.

Fattore no. 1: Un raccolto enorme generato da alberi in piena forma dopo un'annata, quella precedente con un raccolto leggerissimo.

Fattore No. 2: Le proprietà di base del prodotto sono tutte ottime ma la qualità è depressa causa il calibro medio dei frutti molto scarso. In questi ultimi anni tutti i mercati, anche quello francese che accettava la pezzatura piccola 65-70, si sono evoluti verso una preferenza per il 70mm ed oltre. Quest'anno invece una buona metà del raccolto è fra il 60 ed il 70.

Fattore No. 3: Una scarsità di domanda in generale causata della situazione economica negativa in tutta l'area dell'euro. Quando un'abbondanza di offerta si scontra con un mercato così poco reattivo le conseguenze sono catastrofali come avviene in questo momento.

Fattore no. 4: La GDO non è più preparata ad affrontare situazioni d'emergenza e così sui punti vendita non viene convogliato a sufficienza il messaggio dell'eccezionalità positiva delle occasioni d'acquisto.

Fattore no. 5: Mancanza di un ente sovvraregionale che tuteli le pere italiane. Se una situazione di questo tipo fosse successa nelle zone di produzione di mele Melinda o Marlene fin da prima del raccolto si sarebbero viste azioni eccezionali di promozione e di comunicazione. In Emilia Romagna invece la valanga di pere ha sommerso tutti nel sonno.

Le due foto raffigurano abbastanza bene lo stato di abbandono nelle quali si trova la commercializzazione delle pere

quest'inverno.

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