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domenica 10 marzo 2013

"Abbattere la GDO" è il titolo di un focus sul sito M5S

Marco Rolla ha postato sul sito Movimento 5 Stelle, sezione Commercio,  un focus dal titolo "Abbattimento Grande Distribuzione Organizzata" (vedi testo in calce) Ritengo che chi ha interesse che la distribuzione, sia essa piccola o grande, funzioni ha l'obbligo di spiegare ai non addetti al lavoro  le proprie tesi. Altrimenti vanno avanti solo quelle ideologiche che a lungo andare non portano a risultati positivi, anzi. Ecco il mio contributo su quel blog:


Lucio Fontana invita a osservare cosa c'è dentro

Qui parliamo di distribuzione. Vuol dire portare i prodotti dal luogo di produzione allo scaffale del negozio al dettaglio. Da tempo è in atto la ricerca di un equilibrio fra gli interessi del produttore e gli interessi del consumatore. Da un lato il produttore può introdurre economie di scala se riceve ordini di quantitativi più grossi, dall'altro il consumatore è interessato a servizi più rispondenti alle sue esigenze. E' un fatto incontestabile che chi va a fare la spesa ha sempre meno tempo e cerca il luogo adatto dove poter fare gli acquisti nel più breve tempo possibile. Requisito più importante è diventato il parcheggio comodo. Questo ha generato nel corso degli ultimi decenni in tutti i paesi economicamente progrediti, una costante crescita di punti di vendita più comodi, quelli che la moderna distribuzione a messo a disposizione. Anche i prezzi sono spesso più convenienti. Le associazioni dei commercianti al dettaglio lottano da tempo contro il degrado dei centri storici e le amministrazioni comunali hanno molte colpe nel esagerare la crescita delle grandi superfici. Essi dovrebbero creare una viabilità più agevole e tanti parcheggi in centro. Spesso hanno preferito incassare i diritti loro spettanti per ogni nuovo immobile costruito trascurando gli interessi sia dei piccoli negozianti che delle persone che vivono in centro. Come vedete tutto è più complicato di quanto sembri ma... certi rimedi dovrebbero essere trovati ed adottati.

Questo il testo postato da Rolla:

Abbattimento Grande Distribuzione Organizzata.


Qualcuno tacque pure sapendo... Quando si spinse per la creazione della GDO, i sindacati che già si erano fatti i conti fecero credere che tali strutture avrebbero portato lavoro, così accadde, ma a favore di chi? Delle cooperative partitiche, in questo caso di quelle fiorentine (possiedono la GDO italiana)... casualmente i sindacati che sostennero tale tesi, hanno a loro volta interessi nelle stesse cooperative e di fatto, per meri interessi personali hanno distrutto l'economia reale del commercio italiano. Ho calcolato che i posti di lavori persi a causa della GDO sono circa 4,5 milioni. Il calcolo è semplice, basta ridividere il numero di dipendenti assunti per gli incassi e si vedrà che il rapporto è 1 a 10/15 rispetto al piccolo commercio, aggiungendo poi tutto l'indotto locale, produzione (i prodotti della GDO sono quasi totalmente prodotti all'estero) ingrosso, trasporto, ecc... il conto è presto fatto. Bisogna imporre alla GDO una mostruosa fiscalità da (da pagare nel luogo dove opera e non all'estero) e cercare di abbatterla per ritornare alle PMI che sono unico motore dell'economia e che sta morendo. L'abbattimento della GDO porterebbe un mostruoso boom economico.


Qui parliamo di distribuzione. Vuol dire portare i prodotti dal luogo di produzione allo scaffale del negozio al dettaglio. Da tempo è in atto la ricerca di un equilibrio fra gli interessi del produttore e gli interessi del consumatore. Da un lato il produttore può introdurre economie di scala se riceve ordini di quantitativi più grossi, dall'altro il consumatore è interessato a servizi più rispondenti alle sue esigenze. E' un fatto incontestabile che chi va a fare la spesa ha sempre meno tempo e cerca il luogo adatto dove poter fare gli acquisti nel più breve tempo possibile. Requisito più importante è diventato il parcheggio comodo. Questo ha generato nel corso degli ultimi decenni in tutti i paesi economicamente progrediti, una costante crescita di punti di vendita più comodi, quelli che la moderna distribuzione a messo a disposizione. Anche i prezzi sono spesso più convenienti. Le associazioni dei commercianti al dettaglio lottano da tempo contro il degrado dei centri storici e le amministrazioni comunali hanno molte colpe nel esagerare la crescita delle grandi superfici. Essi dovrebbero creare una viabilità più agevole e tanti parcheggi in centro. Spesso hanno preferito incassare i diritti loro spettanti per ogni nuovo immobile costruito trascurando gli interessi sia dei piccoli negozianti che delle persone che vivono in centro. Come vedete tutto è più complicato di quanto sembri ma... certi rimedi dovrebbero essere trovati ed adottati.

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