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domenica 11 novembre 2012

CULTURA, MOTORE PER LA RIPRESA?

Anche per ragioni di lavoro osservo con interesse come si organizza politicamente  il nuovo centro-destra italiano ed è per questo che ho accolto l’invito di Italia Futura  di recarmi a un convegno organizzato a Bologna in una chiesa dissacrata grande (Oratorio di Santa Cristina in Piazzetta Giorgio Morandi) dal titolo “Cultura, il motore della ripresa”.

Sia  Italia Futura (“Montezemolo ci mette la faccia”) che il tema hanno attirato la mia attenzione e non mi hanno deluso. La navata era gremita con tanta gente anche in piedi, il pubblico dell’età media di 35-50 anni, molti con cravatta, i relatori più che altro tecnici. Ottimo moderatore Phil Taylor.


Luca Cordero di Montezemolo (foto The Guardian UK)


LA PAROLA CULTURA
L’idea di coniugare la ripresa partendo dalla cultura ha trovato l’approvazione di molti a giudicare dall’afflusso della gente e dalla partecipazione attiva durante il dibattito. Anche l’andamento dei lavori non hanno fatto altro che anelare motivo a motivo per confermare la giustezza di questa tesi.  Ma la cultura è in questo contesto intesa genericamente, includendo per esempio anche la “cultura d’impresa”

Hanno introdotto Pietro Buccarelli, presidente di I,F, Bologna e Stefano Ceci, coordinatore I.F. Emilia Romagna., ha concluso Andrea  Romano, direttore di I.F. nazionale. Alla fine di questa serie di convegni specifici ci sarà un evento riassuntivo prima di Natale, sempre a Bologna. Prima, il 17 di questo mese di novembre, a Roma,  il movimento organizzerà un  grande raduno aperto a tutti intitolato “Verso la terza Repubblica”

Certe idee innovative pronunciate dai relatori: sistemi informativi articolati e complessi per il trattamento di grandi quantità di dati.

-          un museo non si regge economicamente da solo ma con altre attività come convegni, università e sponsorizzazioni private ecc. ecc.  forma quel tripiede forte che si regge su tre debolezze

-          il paese deve organizzare standard uguali in tutt’Italia per far girare i turisti nelle “smart cities” una uguale all’altra (per esempio per quanto riguarda il wi-fi. Poi ogni territorio si gestisce e si promuove per conto proprio.



Auditorium Chiesa Santa Cristina Bologna
 
Partecipazione: Solo parte anteriore della navata tutta occputata con gente in piedi







-         



-    Si fa cultura per aggiungere non per sottrarre.

-          A Casalecchio (a pochi km dal centro di Bologna) c’è il Consorzio  Interuniversitario CINECA  (400 dipendenti ,  sistemi complessi  per il trattamento di grandi quantità di dati) che ha da poco in dotazione il 7.mo calcolatore più potente del mondo. Cineca si alleerà  con strutture simili di Milano e Bologna. Viene usato per studiare di tutto: dall’archeologia fino a energie alternative e  cervello umano. Può fare molto per ogni tipo di cultura.

       -          La cultura è il petrolio italiano

-          Una disciplina con grande futuro: la Black Box Comunication.  Serve a promuovere a scatola chiusa sistemi difficili da spiegare in dettaglio.

-          Cultura è uno dei doveri dell’uomo

-          Niente cultura, niente progresso

-          Ritardi italiani nelle ricerca in energie rinnovabili. In Italia si spendono € 36 mrd l’anno (2 % dell’occupazione) in confronto Germani,a 81 mrd. (3 % di occupazione), GB  4,7 di occupazione.

Padre Giovanni Bettuzzi, un domenicano presente al tavolo della presidenza in veste bianca, ha letto un decalogo di valori sul come usare la cultura rivelando solo alla fine che era stato stilato da Bob Kennedy poco prima del suo assassinio nel 1968:
-          Serve per perseguire il vero, il bello, il bene
-          Distingue fra bello e brutto
-          Stabilisce valori di giustizia sociale, la dignità,  i diritti ed i doveri  dell’uomo,
-          Aiuta il raggiungimento del bene comune
-          Promuove i valori di sussidiarietà e di solidarietà

Il pubblico ha mostrato interesse con varie domande ed interventi di ogni genere

CONCLUSIONI
Andra Romano, da padrone di casa, ha tratto conclusioni anche politiche, dicendo  di essere molto contento della buona accoglienza dell'iniziativa da parte del pubblico bolognese, ha ringraziato per le adesioni in grande crescita in tutt’Italia. Ha raccontato che come in Emilia così anche in altre regioni d’Italia stanno per essere inaugurate delegazioni regionali. Si è detto fiducioso che da qui alle elezioni quel 40 % di elettorato che al momento dichiara l’avversione a scegliere chi votare avrà trovato, almeno in buona parte, un’offerta che lo soddisfa. Italia futura si muove sul territorio da ormai 3 anni e si sente ben radicato. Si prodigherà per offrire, insiemi ad altre formazioni dell’area di centro-destra,  un programma degno della fiducia di tanti.

Andrea Romano ha anche ricordato la manifestazione “Verso La Terza Repubblica” organizzata da Italia Futura a Roma il prossimo sabato 17 novembre invitando tutti a partecipare. Attivamente.

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