Orsero esce dall'isolamento ed insieme alla sua Simba inizia un percorso in compagnia di Melinda, Apofruit e Sant’Orsola. Si dichiara che questa innovativa iniziativa imprenditoriale nel settore italiano dell’ortofrutta ha lo scopo di creare una rete interattiva tra la produzione più qualificata e la distribuzione al dettaglio più specializzata.
Dopo la creazione dell'Alleanza delle Cooperative che ha visto unirsi in un unico soggeto Fedagri, Legacoop Agroalimentare e Agci-Agrital questo è il secondo segnale eclatante che la filiera ortofrutticola se è messa in moto.
Non c'è dubbio che anche le condizioni dei mercati spingono verso la ricerca di nuove soluzioni e come il Governo Monti riesce finalmente ad adottare misure necessarie da tempo così anche l'ortofrutta italiana potrà trovare una via d'uscita se tante altre realtà decidono di attrezzarsi per una gestione più rispondente della produzione e della distribuzione nazionale ed internazionale.
I due esempi qui citati finora si riferiscono al mercato italiano ed il suo presidio è indispensabile. Ma simili strumenti dovranno essere realizzati anche per il presidio dei mercati mondiali che hanno un respiro ben più ampio e complesso. In questa occasione voglio ricordare la grande notorietà e l'ottima immagine nel mondo di tutti i prodotti alimentari made in Italy mentre la conoscenza delle regioni (anche quelle più famose come la Topscana) non vanno molto al di là dei confini della Vecchia Europa. Ben venga la rinascita dell'ICE che potrebbe fare con l'ortofrutta quello che a livello mondiale ha fatto von il vino: ottenere grandi successi
Nessun commento:
Posta un commento