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martedì 11 dicembre 2012

DELLA CASA SHOW all'auditorium del SOLE24ORE di Milano

Con riferimento all'evento dell'anno ortofrutticolo, il convegno MARK UP di Milano, pubblico qui una lettera  indirizzatami da un amico che credo sia molto utile a noi del mondo chiuso e autoreferenziale dell'ortofrutta. Io avevo dato giudizi positivi del contenuto anche se qualche malalingua aveva già commentato che gli eventi degli anni precedenti erano stati migliori....

"Caro Rolando,

Mi frullano in mente molte riflessioni dopo giovedì che volevo trovare il tempo 
di scriverti, anche solo per condividerle con te per puro piacere, ma che non sono riuscito a fare causa lavoro. Nel mondo che ho frequentato sino ad ora, solo nella ristorazione ho più o meno visto qualcosa del genere, anche se con connotazioni diverse. Nel mondo del vino, per addetti ai lavori, quel format non esiste e questo se ci penso è strano. Forse non esiste un Della Casa nel mondo del vino? Può essere.


Roberto Della Casa ed i suoi ospiti

Per inciso: Della Casa ha citato spesso il mondo del vino e il produttore Gaja in particolare, ma lui non può essere un modello per il mondo dell'ortofrutta. Della Casa l'ha citato come esempio di un produttore che ha valorizzato un territorio, quando è esattamente il contrario. Gaja ha venduto in tutti questi anni sé stesso, il proprio brand, un brand di lusso. Anzi, anni fa cercò di stravolgere il disciplinare di produzione del Barbaresco per piegarlo alla moda di allora, ma per fortuna non glielo lasciarono fare i produttori della zona. E, dico io, per fortuna.
Comunque, il punto è che allo show di Della Casa (per me giovedì, più che un convegno corale del mondo dell'ortofrutta, è andato in scena qualcosa di simile alle presentazioni della Apple, pur con le dovute differenze, che non un consesso del settore ortofrutta) ciò che è mancato è il punto di vista del dettaglio. C'era la gdo (Tassinari), la parte istituzionale governativa, la produzione (De Ponti), il sindacato (Coldiretti). Mancava sul palco un rappresentante di più del 40% del mercato ortofrutticolo. Perché?
A me poi l'intervento di Tassinari ha lasciato molto perplesso: ha travisato completamente Latouche (lo ha citato a sproposito, banalizzando un autore discutibile, ma che non si può liquidare con un semplice battuta, soprattutto per il concetto di decrescita felice è contestabile, ma se lo fa un esponente soprattutto di sinistra come lui, o lo fa bene o altrimenti diventa attaccabile. Per altro non riusciva neanche a pronunciarlo nel modo corretto). Sul resto Tassinari non ha detto molto: sono in crisi e preoccupati, e questo già lo sapevamo, è scettico sull'articolo 62, e anche questo già lo sapevamo, ha detto che il valore della sostenibilità declinato in modo ampio è un valore che deve essere comunicato meglio, però non ha detto come.
Io, fossi stato in Della Casa, glielo avrei chiesto: si riesce con la simpatica Littizetto come testimonial? Se, come ha mostrato dai suoi dati Della Casa, un consumatore, quando acquista la frutta e la verdura nella gdo guarda prima di tutto ancora all'aspetto esteriore e poi il prezzo, forse non è il caso di dover rivedere il modello con il quale la gdo espone e propone l'ortofrutta?
Parliamo di sostenibilità e poi la gente preferisce prendere le banane in vaschetta e non sfuse. Perché? Perché come ha detto Della Casa si conservano meglio e maturano prima? Dubito, la massaia, mia madre, non le sa queste cose. Io le compro in vaschetta perché ho sempre fretta quando vado al super e mi scoccia pesare le banane e mettergli su il prezzo. Arrivato a casa la vaschetta la butto subito. Tutto ciò non è sostenibile, sono io il primo a rendermene conto.
Insomma, nonostante della Casa abbia dimostrato, e probabilmente i presenti lo sapevano già tutti, di essere un ottimo comunicatore, di essere iper competente e informato, di saper calcare la scena di un palco tenendo viva l'attenzione per 3 ore, un grande da questo punto di vista, non era forse il caso di lasciare più spazio agli ospiti, magari incalzandoli un po' di più?
Ciao.
lettera firmata"

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