Eravamo abituati da sempre a grandi differenze fra persone
ricche e povere, istruite ed ignoranti, altolocate o umili. Le nuove tecnologie ci
portano una situazione che è ormai doveroso accettare come una rivoluzione di
sistema.
Mela (Apple) appiattita |
Dopo la rivoluzione agricola ed industriale del 18. secolo e quella energetica con l’avvento
delle centrali a carbone, ad acqua e quelle nucleari nel 19. secolo, abbiamo ora come quarta rivoluzione l’avvento dei sistemi orizzontali, in connessione, come per
esempio il fotovoltaico, la logistica, la finanza, Internet .
Se rapportiamo tutto questo al fattore umano vediamo che da
un lato il grado di istruzione aumenta vorticosamente in tutti i paesi (non
solo in quelli occidentali) ed il Web permette uno sfruttamento agevole da
parte di miliardi di esseri umani livellando nel giro di pochi lustri le
capacità produttive a livello globale.
Le conclusioni che si devono trarre da queste osservazioni
sono che anche le remunerazioni dei singoli soggetti saranno adeguati a
standard di massa che rappresentano la somma della ricchezza prodotta divisa
fra miliardi di soggetti. Sarà sempre più difficile trovare nei mestieri
ordinari nicchie che permettono alti guadagni. Se si eccettuano i pochi
fortunati che saranno capaci di trarre vantaggio dal fatto che milioni di
persone potranno godere delle loro opere (inventori, artisti, sportivi) la
remunerazione media si adagerà in futuro per tutti su livelli medio-bassi.
Un segnale forte in questa direzione proviene dalla recente
legge imposta in Svizzera che con referendum popolare fissa tetti piuttosto
bassi anche per i manager delle massime realtà economiche ed amministrative di
quel paese influenzando per di più le
opinioni pubbliche anche di altri paesi. Del resto i parlamentari italiani
avevano dovuto ridurre ben prima le loro prebende in seguito a movimenti popolari ostili a stipendi non più compatibili con la
produttività e la conseguente disponibilità di risorse comuni.
Dovremo abituarci a guadagnare di meno sperando che i prezzi
di merci e servizi possano evolversi in modo favorevole in seguito a economie
di scala finora impensabili. Per ottenere ciononostante migliorie negli standard
di vita potremmo individuare i mezzi nell'abbassamento degli orari di lavoro
giornaliero o annuale permettendoci più spazi per una vita contemplativa. A cos'altro servirebbero altrimenti i computer
sempre più potenti che l’uomo sforna giorno dopo giorno?
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