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lunedì 26 gennaio 2009

E' difficile essere ottimisti

L'andamento in casa nostra è ancora indecifrabile perchè influenzato negativamente da assenze per ferie programmate e malattie inaspettate. Ma nel frattempo si deve osservare il mondo intorno a noi.

La FIAT prevede un calo di 60.000 posti di lavoro nel settore automobilistico italiano se il governo non decide robusti aiuti; le multinaizionali Pfizer e Caterpillar hanno annunciato un taglio di 70.000 posti di lavoro; La potente RBS (Royal Bank of Scotland, scozzese) sarebbe fallita in questi giorni se il governo inglese non avesse comprato il 70 % delle sue azioni.

Non credo ci voglia altri dettagli per descrivere la grandinata di cattive notizie che arriva da tutte le parti in attesa che Barack Obama riesca a far passare il suo pacchetto di US$ 700 Mrd di aiuti a famiglie ed imprese americane. A differenza di Tremonti, ministro del Tesoro italiano, non deve temere il default del proprio sistema perchè nonostante tutto l'indebitamento non è certo al 110 % come quello italiano.

Fra pochi giorni tutto il mondo ortofrutticolo si troverà a Berlino e ci saremo anche tutti noi. Al ritorno potremo fare previsioni più dettagliate, almeno pevisioni che si basano su un gran numero di fonti.

Nel frattempo siamo sicuri che la frutta continuerà a maturare in ogni continente e che i frigoriferi italiani dovranno essere vuotati prima dell'arrivo dei nuovi raccolti. Vuol dire che i commerci non si fermeranno ma saranno solo condizionati da insufficiente domanda. A questo dato si contrappone quello dei consumi dell'anno passato che vedeva un incremento dei consumi italiani per la prima volta dopo anni di declino.

Chissa che gli italiani non abbiano voglia di consolarsi mangiando più frutta, bella, matura, dolce e succosa!

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