La settimana scorsa si è svolta la fiera Fruitlogistica a Berlino. Si tratta della più importante fiera del mondo nel settore della commericalizzazione ortofrutticola. Sono presenti tutte le ditte commericali e molte ditte dell'indotto come macchine, packaging ecc.
Abbiamo fatto una miriade di contatti, tutti con ottimi risultati. Clienti tradizionali e clienti potenzialil, tutti interessati a parlare di forniture ma tutti cauti quando si trattava di scendere nei dettagli. Perchè tutti sono legati all'andamento dei mercati che nessuno sa prevedere. La risposta più frequente quando si toccava l'argomento "crisi generale" era: la crisi c'è ma siamo contenti di non essere in certi altri settori...
Quel che domina è dunque la speranza sostenuta da pochi fatti. Esteriormente la fiera mostrava la faccia brillante come al solito. Ma tutto era stato programmato da mesi e pertanto appena agli inizi della crisi nel settembre dell'anno scorso. Il numero di visitatori comunicato dalla direzione della fiera era "uguale a quella dell'anno passato" il che sottintende che per la prima volta in tutti questi anni al contrario degli espositori non è cresciuto.
C'era solo uno spazio vuoto nel padiglione dei russi: non si era più presentata una delle maggiori ditte importatrici di quel paese che nel frattempo aveva chiuso i battenti. Nei padiglioni occupati dagli Italiani adetti al marketing business as usual con piacevole se non dominante presenza delle ditte collegate con il convenience sia nei macchinari che nelle merci già confezionate.
Quella che dunque è mancata è la programmazione delle stagioni future che era il fulcro dell'incontro di Berlino. Tutto è ancora da inventare e da adeguare.